Gianni Maroccolo e Andrea Chimenti
L’era dell’ippopotamo bianco
Venerdì 17 Novembre 2017
CRE.TA
Bassano del Grappa (VI)
Gianni Maroccolo e Andrea Chimenti con Marco Olivotto
L’era dell’ippopotamo bianco
Parole e note fuori dallo stagno della musica
Dopo l’era del cinghiale bianco cantata da Franco Battiato, quella dell’ippopotamo: un animale che ama rivoltarsi beatamente nel fango. Fuor di metafora, il fango è l’acqua stagnante della cultura contemporanea, in cui sembrano smorzarsi impeti e idee.
Gianni Maroccolo e Andrea Chimenti sono personalità storiche del rock italiano che da sempre hanno evitato mode e tendenze, in favore della qualità e della musica “altra”.
Negli ultimi due anni, Andrea Chimenti ha prestato la sua straordinaria voce alla versione live dell’album “vdb23 / nulla è andato perso”, realizzato nel 2013 da Gianni Maroccolo con Claudio Rocchi, che purtroppo non è più con noi – perlomeno con il corpo. I due artisti e amici si ritrovano in forma inedita assieme su un palco per dichiararsi “non-ippopotami”, in una serata basata su parole e note: parole per narrare un segmento irripetibile di storia della musica degli ultimi trent’anni; note per lasciare che la musica stessa si snodi attraverso alcuni brani “a sorpresa” che verranno eseguiti dal vivo in forma minimale e intima nella cornice del Cre-ta di San Giuseppe di Cassola (VI).
Gianni e Andrea dialogheranno tra loro e con il pubblico, in un momento di verità e condivisione dello spirito di un’epoca artistica che ancora non accenna a tramontare e conserva immutato il fascino degli esordi.
A introdurli e affiancarli sul palco l’amico Marco Olivotto.
Foto gallery © Veronica Bassani