Giulio Casale
Vino, canzoni e illuminazioni
Domenica 7 MAGGIO 2017
CRE.TA
Bassano del Grappa (VI)
Giulio Casale nel suo nuovo spettacolo di teatro-canzone dedicato al vino: un viaggio nella storia di una bevanda conosciuta da più di diecimila anni, indissolubilmente legata all’arte, alla musica – sempre e comunque all’uomo.
Al termine dello spettacolo un calice degustazione verrà gentilmente offerto ai partecipanti da Crucuvé.
Vino Canzoni e Illuminazioni è uno spettacolo concepito e interpretato da Giulio Casale, considerato da molti e dalla Fondazione Giorgio Gaber stessa il più autentico interprete del Teatro Canzone di Giorgio Gaber.
Lo spettacolo ha come tema il vino: un elemento che attraversa tutta la cultura occidentale, sin dalle sue origini. Dopo diecimila anni accertati di rapporto con l’uomo, il vino conserva il carattere misterioso che ha indotto molti popoli a considerarlo alimento portentoso, talvolta divino.
Anche se è diventato industria globale, le sue radici restano letteralmente ben piantate nella terra: la figura imprescindibile rimane l’uomo, a partire dal vignaiolo che si fa contadino e artista, lavoratore e sognatore, sperimentatore. Commerciante per necessità.
Nel corso dello spettacolo, Giulio Casale non solo passa in rassegna tutti questi aspetti con leggerezza e trasporto, ma fa di più: evita la lezione storica per far risuonare i legami misteriosi tra arte, musica e mondo del vino.
La narrazione si alterna a canzoni senza tempo, in un’indagine che parte dall’elemento poetico del vino e della sua storia e finisce per indagare i suoi riverberi su canto e scrittura.
Un ponte vero e proprio tra una cultura “alta” e una che è “popolare” per sua natura: due culture solo apparentemente distanti.
Gli incontri? Poeti maledetti, Piero Ciampi e diversi cantautori italiani che hanno fatto del vino un compagno di viaggio, anche in scena (Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Fabrizio De André), incursioni varie nella cultura musicale internazionale, le visioni dell’ultimo Lucio Battisti, nonché un brano tratto dal repertorio degli Estra fondati proprio da Giulio Casale e considerati uno dei gruppi indipendenti italiani più influenti a cavallo tra gli anni ‘90 e il nuovo secolo.
Giulio Casale nasce nel 1971 a Treviso da famiglia milanese. Nel 1991 lascia una carriera da cestista (ha giocato con la Benetton) e fonda gli Estra, che in breve diventano una delle più importanti rock band della nazione, e nei quali rimane fino alla (momentanea) cessazione dell’attività della band, circa 2004. Nel 2000 pubblica Sullo zero, poemetto in versi, che diventa anche un concerto-reading più avanti documentato su Cd. Nel 2001 è chiamato a rileggere Ciao amore, ciao di Luigi Tenco nel disco tributo Come fiori in mare. Con la partecipazione, nel luglio 2004 a Viareggio, al Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber, Giulio Casale getta le basi per il suo nuovo percorso artistico, che lo porta a pubblicare nel 2005 il miniCd da solista L’uomo col futuro di dietro che prelude al disco In fondo al blu, che esce qualche mese dopo. Nel 2006 pubblica il suo secondo libro, Se ci fosse un uomo – Gli anni affollati del Signor Gaber (Arcana) e riporta in scena lo spettacolo di teatro-canzone Polli di allevamento di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Nel 2008 porta in scena insieme a Mario Capanna lo spettacolo Formidabili quegli anni, e pubblica la raccolta di racconti Intanto corro (Garzanti). Nell’autunno 2009 torna a teatro con La canzone di Nanda, spettacolo basato sui diari di Fernanda Pivano, a cui Casale aveva lavorato con la scrittrice prima della sua scomparsa; anticipato da uno speciale a Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio, lo spettacolo ha avuto un grande successo con repliche in tutta Italia. Nel 2010 scrive una canzone per il film di Aldo Giovanni & Giacomo La banda dei babbi natale e poco dopo presenta il nuovo spettacolo The beat goes on, con cui torna a riempire i teatri. A febbraio 2012 esce Dalla parte del torto, nuovo disco di inediti che segna un ritorno al rock, alla cui realizzazione hanno partecipato Giovanni Ferrario e Marco Tagliola. Nel 2014, mentre è in tour con lo spettacolo dedicato a Fabrizio De André “Le cattive strade” (con Andrea Scanzi), annuncia la reunion degli Estra: le prime date a Treviso, Milano, Firenze e Roma hanno segnato il tutto esaurito, tanto da avere un seguito di qualche concerto estivo. La band è protagonista nell’agosto 2015 di un indimenticabile concerto d’addio a Treviso, al Suoni di Marca Festival. Dall’inizio del 2016 è in tournée teatrale con lo spettacolo “Il sogno di un’Italia”, scritto e interpretato con Andrea Scanzi, in un sodalizio artistico che bissa il successo de “Le Cattive strade”. Recentemente ha annunciato il ritorno a performances rock grazie alla collaborazione con il gruppo NORMAN.
Foto gallery © Veronica Bassani